Henry Kissinger al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, è intervenuto sulla situazione europea, in particolare sul conflitto russo in Ucraina, affermando che l’Occidente dovrebbe smettere di cercare di infliggere una sconfitta schiacciante alla Russia.
Alla riunione di quest’anno, gli organizzatori hanno chiuso la porta per la partecipazione della Russia e hanno vietato a Mosca di inviare una propria delegazione.
L’ex segretario di Stato americano, a Davos, ha ripreso l’Occidente e dichiarato che l’Ucraina dovrebbe “rinunciare al territorio e dovrebbe avviare i negoziati con Putin prima di creare sconvolgimenti e tensioni che non saranno facilmente superate”, danni – dice Kissinger – dai quali sarebbe difficile tornare indietro.
Non solo per l’Ucraina, ma anche per l’Europa intera. Per Kissinger: “Sarebbe fatale farsi travolgere dall’umore del momento e dimenticare la posizione della Russia in Europa” perché ritiene la Russia “Parte essenziale dell’Europa” e che i leader europei “non devono perdere di vista le relazioni a lungo termine”.
Durante la conferenza, ha inoltre spiegato che: “Idealmente, la linea di demarcazione dovrebbe essere un ritorno allo status quo precedente. Perseguire la guerra oltre quel punto non riguarderebbe la libertà dell’Ucraina, ma una nuova guerra contro la stessa Russia”.
Ha poi concluso: “Spero che gli ucraini abbinino l’eroismo che hanno mostrato con la saggezza”, il rischio sarebbe quello di “Portare la Russia a un’alleanza permanente con la Cina”.