Per due trimestri di fila – l’ultimo del 2021 e il primo del 2020 – Saipem ha chiuso con una performance positiva e in crescita, delineando un trend robusto per la ripresa del gruppo.
I numeri parlano chiaro: per i ricavi, pari a 1,9 miliardi, si nota un 20% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e per i nuovi ordini, si delinea un valore di 2,3 miliardi, con un salto del 47% rispetto al primo trimestre del 2021, con un portafoglio totale che sale a 22,1 miliardi.
Una vera e propria risalita, che sostanzia le parole dell’amministratore delegato Francesco Caio durante l’assemblea degli azionisti, ovvero “La costruzione della nuova Saipem”.
In sede di assemblea, infatti, è stato dato il via libera all’aumento di capitale da 2 miliardi, con altre due operazioni: la prima è il versamento di 646 milioni da parte di Eni e Cdp industria, la seconda è la sottoscrizione con un pool di otto banche per la liquidity facility garantita da Eni per 855 milioni ed erogata a inizio aprile per 680 milioni.
I risultati del primo trimestre testimoniano quindi una ripresa e il piano industriale 2022-2025 aggiunge una direzione strategica differente e una crescita in grado di conciliarsi con minori costi, attenzione ai margini e non ai volumi, su una ripartenza del ciclo di investimenti nell’oil&gas, e un impegno focalizzato sulla transizione ecologica.