Nel periodo delle sanzioni verso la Russia, il paese sta facendo un vero e proprio ritorno al passato, attraverso la sostituzione (almeno tentata) di tutti i beni occidentali.
Tra le altre, a risentirne è il settore dell’automobile: secondo quanto riportato su La Stampa, il governo russo ha eliminato l’obbligo di montare sulle auto il sistema Abs, ma anche quello degli airbag e delle cinture di sicurezza, tutti meccanismi di importazione.
Anche a livello di inquinamento, il governo ha cancellato qualsiasi limite ecologico, con un ritorno all’Euro 0 e con la mancanza di microchip priverà le auto russe delle funzioni più moderne.
A fare i conti con l’embargo occidentale, anche il settore alimentare: tra le altre cose, il marchio bielorusso “Mare russo” ha sospeso l’invio del suo salmone, mentre anche altro pesce in scatola potrebbe diventare inaccessibile. Anche per gli involucri per alimenti e per packaging la Russia dipendeva per il 90% dall’Europa ed ora è alla ricerca di una via di fuga.
Il piano di sostituzione delle importazioni, non sembra funzionare: alcuni settori registrano collassi considerevoli e altri impennate vertiginose dei prezzi. Alcuni prodotti potranno essere sostituiti dalla Cina, ma altri potranno diventare beni di lusso, o, addirittura, essere inaccessibili.