Il presidente russo Vladimir Putin, a Mosca, ha parlato alle imprese petrolifere russe, commentando le sanzioni e la situazione di crisi energetica in Europa. Secondo il capo del Cremlino l’Occidente si sta avviando verso “una sorta di suicidio energetico” a causa dell’imposizione delle sanzioni contro le forniture russe.
Ha anche aggiunto che: “Nel lungo termine, ne subirà le conseguenze, si sta creando un danno all’economia europea. La Ue mette sanzioni sotto pressione Usa e danneggia la sua economia. Danno la colpa alla Russia, ma coprono i loro sbagli”.
Inoltre accusa: “Le sanzioni hanno portato al fatto che il prezzo del petrolio sui mercati aumenta fortissimamente e i prezzi dei prodotti petroliferi crescono a un ritmo vertiginoso. Cercano di dare la colpa a noi per questa inflazione energetica, ma l’Occidente sta cercando di coprire i suoi errori sistematici“.
Infine, si è tornato anche sul destrino dei militari ucraini a Mariupol. Per il portavoce Dmitry Peskov, i combattenti dell’acciaieria Azovstal “saranno trattati secondo le leggi internazionali“. Lo stesso Peskov ha rifiutato di commentare lo status delle truppe evacuate e non ha risposto alla domanda se i soldati ucraini saranno trattati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra.