A partire dal mese di luglio nel bacino idroelettrico della diga di Alqueva, a sud del Portogallo, si inizierà a produrre energia grazie al più grande impianto fotovoltaico galleggiante d’Europa.
Creato nel 2021, il bacino di Alqueva è il più grande lago artificiale dell’Europa occidentale e si trova vicino al confine con la Spagna. È stato realizzato principalmente per risollevare le sorti economiche di una delle regioni più povere del Portogallo cercando di alimentare il turismo locale.
Ora però, l’arrivo del parco solare darà un’ulteriore spinta non solo alla ripresa, ma anche verso le rinnovabili a tutta la regione. Sono 12.000 i pannelli solari che fluttuano sulla superficie del lago: si estendono per un’area grande come 4 campi da calcio e saranno in grado di generare 7,5 GWh all’anno.
L’impianto sarà dotato anche di un sistema di accumulo di energia da 2 GWh e sarà in grado di fornire elettricità a 1.500 famiglie. Il progetto di EDP fa parte del piano per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2030. Al momento EDP, tra eolico, solare e idroelettrico, può già vantare una produzione pulita pari al 78% del totale.
EDP ha già dichiarato di essere pronta ad ampliare ulteriormente il parco fotovoltaico installando un’estensione da 70 MW di capacità.