Per il settimo anno consecutivo Save The Children con il suo rapporto sulla maternità in Italia, fotografa una situazione critica per le donne nel nostro Paese.
Dal report della Ong “Le Equilibriste. La maternità in Italia 2022” emerge che il 42,6% delle mamme tra i 25 e i 54 anni non è occupata e il 39,2% con 2 o più figli minori è in contratto part-time.
Dai dati riportati dalle agenzie si legge un quadro critico per le donne in Italia, che riguarda circa 6 milioni di madri che si dividono tra vita familiare e lavorativa, spesso senza supporto e con un carico di cura, aggravato dalla pandemia.
Anche la lieve ripresa economica dello scorso anno è stata caratterizzata “da ingiustizie di genere”: delle 267.775 trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato del primo semestre 2021, solo il 38% riguarda donne. Il 42,6% delle donne con figli nella fascia d’età 25-54 risulta non occupata, con uno divario rispetto agli uomini di più di 30 punti percentuali, riporta Ansa.
La situazione, tuttavia, è differente sul territorio nazionale: a livello regionale e territoriale, le province autonome di Bolzano e Trento mantengono rispettivamente la prima e la seconda posizione. Dietro di loro l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia, la Toscana e la Valle d’Aosta.
Di contro, le regioni del Mezzogiorno e il Lazio si posizionano tutte al di sotto del valore di riferimento evidenziando come sia più difficile per le mamme vivere in alcune di queste. Basilicata, Calabria, Campania Sicilia e Puglia occupano gli ultimi posti.