I numeri dei turisti nel weekend di Pasqua sembrano essere tornati a quelli per covid. In tutte le maggiori città italiane e soprattutto in quelle d’arte – da Roma a Firenze, Bologna e Torino – si sono registrati moltissimi spostamenti turistici.
A Venezia, in particolare nel fine settimana pasquale si sono contati circa 140mila turisti la domenica e circa 100mila il lunedì. Un sovraffollamento del centro storico in cui, riporta Ansa, si è ricreata una massa di persone ingestibile e caotica che ha imposto in queste ore una svolta radicale nella politica di accoglienza turistica della città.
Così, per il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è il momento per prendere una decisione relativa all’ingresso dei turisti nella città di Venezia. Si pensa infatti già da ora ad un contingentamento degli arrivi, mentre entro l’estate partirà l’obbligo di prenotazione per chiunque arriverà in laguna. Dal 2023, poi, si passerà al ticket a pagamento.
L’idea del sindaco, riporta Ansa, è quella di avere entro un paio di mesi una piattaforma informatica che registrerà i nominativi di chiunque intenda accedere a Venezia, veneti compresi. Non saranno previste sanzioni, ma incentivi per chi prenoterà.
Per Brugnaro: “L’obiettivo è di sapere sempre, in tempo reale, quante persone gravitano contemporaneamente tra le calli e i campi del centro storico”, perché ora i numeri in mano del Comune fotografano una situazione insostenibile.
Anche il Presidente della regione Veneto Luca Zaia si schiera sulla stessa linea: “Da noi i turisti sono sempre bene accetti e non sono un problema, ma su Venezia bisogna intervenire, non possiamo incorrere in effetti negativi per la città”. E aggiunge: “la visita a Venezia deve essere garantita a tutti a prescindere dalla classificazione e dal censo, ma la prenotazione deve esserci”.
