Il fondatore e presidente di Eurasia Group, Ian Bremmer, è tornato a parlare con un’intervista a La Stampa del conflitto in Ucraina, ma soprattutto della situazione tra Putin e il resto d’Europa ora che la Svezia e la Finlandia vogliono entrare nella Nato.
Secondo Bremmer è “L’ennesimo errore di valutazione di Putin. Il Cremlino ha giustificato l’invasione dell’Ucraina come reazione all’espansione della Nato a Est, anche se Kiev non aveva alcun percorso avviato. Ora Finlandia e Svezia avviano le pratiche per entrare nella Nato e se consideriamo che la Finlandia ha oltre 800 chilometri di confine con la Russia, direi che non è una situazione facile per Putin”.
Ma da Mosca hanno già avvertito che ci saranno delle conseguenze: “Assisteremo a una maggior contrapposizione fra la Russia e la Nato. Per Putin questo conflitto non è solo in e per l’Ucraina ma ha una dimensione più ampia e si allargherà ulteriormente” dichiara Bremer.
Secondo il politologo, Putin nei confronti di Svezia e Finlandia non attaccherà, ma “aumenterà la presenza militare e darà sfoggio di forza” e per Bremmer si tratterà di “Guerra ibrida, dai cyberattacchi alla disinformazione sia contro Finlandia e Svezia, sia contro altri Paesi della Nato”
In questa situazione, la Russia si trova sempre più lontana dall’Occidente e sempre più isolata: “La rimozione della Russia dall’Occidente è permanente. Quando Biden accusa Putin di crimini contro l’umanità e di genocidio, non siamo più nelle condizioni di dire che si tornerà al business as usual. Siamo in una nuova dimensione. E lo ripeto: permanente”.