Attualità e politica

Ucraina, il cardinale Zuppi: “Basta armi, i negoziati la via per la tregua”

Sul conflitto tra Russia e Ucraina è intervenuto l’arcivescovo di Bologna, il Cardinale Matteo Zuppi, che ha ripreso la richiesta di Papa Francesco per una tregua pasquale e un ha fatto un appello a deporre le armi, perché “La pace è l’unico vero interesse di tutti”.

In un’intervista a Repubblica il Cardinale sostiene che l’unica soluzione sia quella del disarmo e sostiene il Papa sulla richiesta di una tregua: “L’indicazione del Papa è molto chiara, è un appello alla responsabilità e all’essere cristiani. Bisogna sostenerlo con forza e convinzione. Occorre un vero negoziato, che non c’è, come ha saggiamente detto, senza qualche sacrificio, compromesso e qualche passo indietro per il bene della gente, per fermare il conflitto”.

Tuttavia, Putin non sembra intenzionato a tirarsi indietro: “Quando si combatte si avverte la convinzione di dovere vincere, ma la guerra, anche se vinta, è sempre una sconfitta. Si può forse discutere se la Russia avesse qualche ragione, ma ora le ha perse tutte perché è un massacro e basta: bombardare gli ospedali, colpire i civili non ha giustificazioni”.

Un conflitto che sembra non avere fine e che fa paura all’Europa: “Se c’è un fuoco va spento con l’unico modo che è il negoziato. Con la Seconda guerra mondiale eravamo consapevoli che la guerra avrebbe distrutto l’umanità. È questa consapevolezza che ha permesso di evitare nuovi focolai di guerra”.

Sull’invio delle armi in Ucraina, il Cardinale parla di diritto alla difesa: “Il problema per l’Ucraina è nel diritto alla difesa, ma c’è anche il problema di come si risolve il conflitto e per farlo occorre capire la storia. Ripartire dagli accordi di Minsk e ricostruire un clima di sofferta fiducia è l’unico modo”.

Redazione

 

 

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