Il premier Draghi, il Ministro degli Esteri Di Maio, il Ministro alla Transizione ecologica Cingolani e l’AD di Eni Descalzi hanno terminato la missione in Algeria per un accordo che ci assicura 9 miliardi di metri cubi aggiuntivi attraverso il gasdotto TransMed.
Secondo quanto riportato dalle agenzie, l’intesa prevede l’utilizzo delle capacità disponibili di trasporto del gasdotto TransMed/Enrico Mattei per maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo volumi crescenti di gas a partire dall’autunno 2022, fino ad arrivare a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24.
Dopo la Russia, l’Algeria è il secondo fornitore di gas per l’Italia che va a ricoprire circa il 31% del totale del gas. Gli accordi, aumentano le forniture e Draghi li definisce come: “Una significativa risposta all’obiettivo strategico di indipendenza dal gas russo”.
Quello con l’Algeria è un accordo che guarda al futuro e al “green”: “L’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione” ha detto Draghi.