L’approvazione del bilancio Fs del 2021 avvenuta nei giorni scorsi, ha dato il via al nuovo piano industriale. Questo si focalizzerà sugli investimenti che, nello scorso anno, si sono attestati intorno ai 12,5 miliardi.
Secondo quanto riportato dal Corriere, nel piano 2022-2031, con la guida dell’AD Luigi Ferraris, l’obiettivo è mantenere alta l’asticella e continuare a investire una cifra di almeno 12 miliardi.
A scoprire le carte l’AD di FS: “A metà maggio presenteremo il nuovo piano industriale, che prevede investimenti per oltre 10-15 miliardi l’anno”. Insieme a questi, il piano prevede anche una profonda riorganizzazione societaria.
Il progetto, riporta Corriere, prevede la creazione di quattro poli a cui faranno capo quattro ambiti strategici. Il primo quello delle infrastrutture, con coordinamento tra Anas, Rfi e Italferr; poi quello del trasporto passeggeri con Trenitalia, Busitalia, Sita Nord e Ferrovie del sud est; poi i servizi di logistica e, per ultimo, quello legato ai servizi urbani e a tutte le attività ancillari legate al gruppo Fs.
A far tirare il freno dei progetti, per ora, ci sono i rincari delle materie prime, che vanno a complicare i piani per l’attuazione dei progetti del Pnrr. Dal governo, Giovannini rassicura: “Il governo è pronto a mettere in campo risorse aggiuntive per questi progetti e con l’approvazione del Def faremo nuovi interventi, perché la realizzazione delle opere del Pnrr è assolutamente prioritaria”.