La realtà innovativa inewa, con sede in Trentino, è una ESCo (Energy Service Company) nata nel 2020 per mano di Nikolaus Widmann, un 29enne altoatesino che è stato classificato da Forbes tra i 100 giovani leader d’Italia del Futuro.
Si tratta di una struttura che ha ha curato la progettazione, l’autorizzazione e la direzione lavori dell’impianto di upgrading per BioEnergia Trentino Srl che, dal luglio scorso, trasforma i rifiuti organici del in biometano, andando ad alimentare i 67 autobus che circolano nella città di Trento.
In un’intervista a repubblica, Widmann ha dichiarato: “Si è trattato di un percorso graduale, partito dalla volontà di trovare nuove forme di utilizzo e sviluppo degli scarti organici, che contribuisse a superare la dipendenza dalle fonti fossili generando, allo stesso tempo, anche benefici sulla qualità dell’aria e per l’ambiente”.
Un percorso di economia circolare attento all’ambiente e alle emissioni. Nikolaus racconta che: “Oggi l’impianto lavora circa 60mila tonnellate di rifiuti organici provenienti dal Trentino e può arrivare a produrre circa 2.000.000 di standard metro cubo di biometano all’anno” e precisa che “Il biometano ottenuto dai rifiuti organici copre circa il 57% delle percorrenze, per un un risparmio di più di 3 milioni di chilogrammi di CO2 equivalente”.
Il biometano infatti, potrebbe rappresentare una soluzione nella diversificazione delle fondi di approvvigionamento, soprattutto con la decarbonizzazione: “La guerra in Ucraina ha messo a nudo le nostre debolezze. L’Europa è un continente povero di materie prime e la nostra economia è ancora troppo basata sui combustibili fossili di importazione”.
E conclude: “Mi auguro che la nuova situazione possa dare una spinta a una transizione energetica basata su efficienza energetica e rinnovabili. Credo che in Italia e in Europa sia necessario investire fortemente in ricerca e sviluppo per migliorare la tecnologia esistente ed essere indipendenti anche dal punto di vista tecnologico”.