A Milano aumenta il gap di genere nel mercato del lavoro. Nel 2021 l’occupazione femminile scende e si allarga la distanza dai livelli pre-pandemia. L’occupazione maschile torna ad aumentare nel 2021, ampliando il gender gap sotto il profilo dell’occupazione.
Tuttavia, a Milano, il gender gap occupazionale rimane meno ampio rispetto alla media lombarda e nazionale. Questi dati, riportati dal Centro Studi di Assolombarda, confermano che nel mercato del lavoro il quadro occupazionale delle donne risulta particolarmente negativo.
Come riportato dal comunicato di Assolombarda nel 2021, a Milano, le donne hanno visto ridursi i posti di lavoro di – 5mila occupate, di contro crescono per gli uomini di +11 mila unità. Secondo Valeria Negri, direttore del Centro Studi di Assolombarda: “Il mercato del lavoro femminile non riparte, al contrario. Su questi dati pesa una ripresa post pandemia che ha coinvolto settori in cui le donne sono poco presenti”.
Dai dati emerge un quadro che è l’effetto dell’andamento economico dei macrosettori come le costruzioni, ma anche il commercio, alberghi e ristorazioni. L’occupazione femminile si concentra maggiormente tra i lavoratori dipendenti che a Milano registrano un calo (-3 mila) mentre risalgono gli indipendenti (+10 mila).
Nonostante questo arretramento sul gender gap – conclude Assolombarda – Milano per opportunità lavorative a vantaggio delle donne resta la città più avanzata sia dell’Italia che della Lombardia, con un tasso di occupazione del 63% che significa 664mila donne lavoratrici nel 2021.