Eni e Sonatrach hanno annunciato una scoperta di olio e gas nel bacino del Berkine Nord nel deserto algerino. La scoperta è associata alla concessione Zemlet el Arbi, operata dalla collaborazione tra Eni e il colosso algerino Sonatrach.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le stime preliminari ammontano a circa 140 milioni di barili di olio. Il pozzo esplorativo è stato perforato sul prospetto esplorativo Hdle e in una nota della società si legge che “Hdle-1 ha scoperto olio leggero nei livelli arenacei Triassici della formazione Tagi. Durante il test di produzione il pozzo ha erogato 7.000 barili al giorno di olio e 140.000 metri cubi al giorno di gas associato”.
La campagna esplorativa iniziata con Hdle-1 prevede la perforazione di 5 pozzi. È previsto un programma di accelerato, che infatti prevede la perforazione di un secondo pozzo, Hdle-2, a partire da aprile 2022. Inoltre, andranno accelerando anche gli studi e le analisi per la fase di produzione, tramite uno sviluppo fast-track con avvio previsto nel terzo trimestre del 2022.
L’Algeria rappresenta un polo molto importante nella strategia di diversificazione delle fonti energetiche. Infatti, in occasione della visita in Algeria dello scorso febbraio del ministro Di Maio con l’AD di Eni Descalsi, da Sonatrach si erano resi disponibili a rafforzare la collaborazione con l’Italia e avevano confermato la propria affidabilità di fornitura a livello europeo.