L’instabilità portata dalla crisi tra Russia e Ucraina, incide in maniera netta nel mercato energetico, facendo crescere le quotazioni del gas naturale di circa il 10% in Europa. In Italia, il Governo si dice pronto alla gestione dell’emergenza.
Secondo quanto riportato da Repubblica, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani trova nell’impennata dei costi diverse cause: in primis, la ripresa economica post-Covid e poi la de-carbonizzazione della Cina, fino ad arrivare alla crisi di Russia e Ucraina.
“Alla luce di quanto sta accadendo ritengo che il prezzo del gas rimarrà alto e difficilmente tornerà ai livelli dell’anno scorso” dichiara il Ministro, e continua: “In coordinamento con l’Ue stiamo analizzando possibili scenari per gestire evoluzioni negative sui consumi e sui prezzi”.
L’Italia ad oggi importa circa il 45% del gas dalla Russia e per svincolarsi l’obiettivo è investire sulle rinnovabili e cercare di differenziare gli approvvigionamenti: “Per garantire la nostra sicurezza energetica dobbiamo attingere al maggior numero di fornitori possibile”, ha concluso Cingolani.