È stato da poco pubblicato sulla rivista internazionale Sustainability, lo studio “Food Citizenship as an Agroecological Tool for Food System Re-Design” (La cittadinanza alimentare come strumento agroecologico per la riprogettazione del sistema alimentare) effettuato dal Crea.
Si tratta di un questionario on-line che ha permesso di investigare su due tematiche: la prima sul livello di consapevolezza delle conseguenze delle nostre scelte alimentari sull’ambiente e la seconda, sulla profilazione dettagliata del consumo di frutta e verdura biologica.
Secondo quanto riportato da Adnkronos, i risultati hanno fatto emergere che il 55,4% degli intervistati presenta maggiore attitudine a riconoscere l’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari. Il gruppo presenta un approccio più responsabile nei confronti dell’ambiente ed è più consapevole nella scelta dei bisogni alimentari.
Ne fanno parte le classi di età più giovani: il 9% di età 18-29 e il 37,2% di 30-49 anni. Secondo lo studio, questi sono anche quelli che consumano più ortaggi e verdura biologiche da più tempo e con una maggiore disponibilità a pagare un prezzo più alto, rispetto ai prodotti alimentari convenzionali.