L’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi e il conseguente rialzo dei prezzi stanno cominciando ad avere un riflesso sui consumi degli italiani.
A parlarne in un’intervista al quotidiano La Stampa, l’amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese che si dice preoccupato sia dal lato delle filiere produttive, sia dal lato dei consumatori.
Molti generi alimentari di prima necessità sono cresciuti di decine di punti percentuali e, nella grande distribuzione, l’incremento è stato dell’1,8%. “La componente principale è l’energia. Il prezzo unico nazionale nel 2021 era di 60,71 euro per Megawatt-ora, adesso è arrivato a toccare quota 224” – ha detto Pugliese.
Anche il carrello della spesa ne sta risentendo: “Il consumatore si è spostato sulle promozioni, scegliendo i prodotti più economici. La grande distribuzione sta cercando di agire, ma la situazione è incandescente” e continua “Serve un intervento sostanziale da parte dello Stato. Dovremmo battere i pugni un po’ più forte a livello europeo, per armonizzare le politiche a livello energetico”.
E conclude: “Noi siamo il terminale, vendiamo se la gente ha i soldi in tasca”.
