La spinta verso un’economia più sostenibile per l’uomo e per l’ambiente, significherà anche un cambio di prospettiva nel mondo del lavoro.
Si tratta dei nuovi lavori “green”, ai quali si affiancheranno quelli già esistenti, in tutti gli ambiti: dai geologi agli ingegneri, fino agli esperti finanziari, che saranno affiancati da energy manager ed esperti di finanza green.
In un’intervista a Repubblica, la Professoressa Lucia Visconti Parisio, docente di Scienza delle Finanze dell’Università di Milano-Bicocca e responsabile scientifica dell’osservatorio O-Fire sulla finanza sostenibile ha dichiarato che lo sviluppo sostenibile “Porterà a distruggere vecchi lavori e a crearne di nuovi. Se, per esempio, non ci saranno più i distributori di benzina, non ci saranno più i benzinai, però ci saranno nuove professioni”.
E continua: “Le caratteristiche generali di questi nuovi lavori saranno la multidisciplinarietà, la capacità di muoversi tra diversi saperi e non avere più una preparazione monotematica come quella a cui siamo abituati”.
Una nuova prospettiva, con nuovi e diversi obiettivi sociali e ambientali. Un futuro ricco di nuovi progetti per i nuovi professionisti dell’ambiente che: “Dovranno studiare i suoli e cercare di capire come sfruttarli, dovranno studiare l’aria e creare politiche per renderla più respirabile. C’è la finanza ambientale, ci sono i temi dell’economia circolare, ci sono gli aspetti giuridici, ci saranno nuovi lavori e quelli esistenti avranno nuovi percorsi di sviluppo”.