Dopo un decennio di emissioni in calo, l’inquinamento del capoluogo lombardo torna a spaventare. Si parla di un gennaio “irrespirabile”, in cui il Pm10 ha superamento della soglia dei 50 microgrammi per metro cubo.
Dai dati riportati sul Corriere della Sera, emerge che la qualità dell’aria complessiva negli ultimi giorni è stata tra “scarsa” e “molto scarsa”. Dati che preoccupano e che ricordano quelli di 15 anni fa, in netta controtendenza la diminuzione dello smog degli ultimi anni.
Infatti, secondo la Regione Lombardia “Nel 2021 nonostante la riduzione delle restrizioni si è comunque confermato un trend in miglioramento sia per il particolato che per il biossido di azoto”. Tuttavia, non si può dire lo stesso per questo inizio di 2022.
Nelle scorse settimane, per far fronte a questo incremento, sono scattate le misure di contenimento, giudicate però insufficienti da parte di associazioni come quella dei Cittadini per l’aria, della presidente Anna Gerometta: “Questo primo mese del 2022 è servito a capire quale considerazione hanno le amministrazioni – regionale e cittadina – del diritto alla salute. Come dimostrato da decenni di studi scientifici, questi livelli di inquinamento provocano più decessi e più malattie, come l’asma tra i bambini. Perché si attendono ancora 10 giorni di superamento delle soglie per far scattare le misure di contenimento?”.