Dopo la bocciatura dell’emendamento alla legge di Bilancio che avrebbe introdotto il cosiddetto bonus salute mentale, il tema è tornato ieri alla Camera, dove alcuni deputati hanno chiesto al ministro Speranza di intervenire per la tutela della salute psicologica dei cittadini, messa a dura prova durante la pandemia di Covid-19.
Il deputato del Pd Filippo Sensi, scrive La Stampa, tra i firmatari di una petizione on line che ha raccolto oltre 250mila firme, si è così rivolto all’aula: “L’emergenza psicologica è l’altra faccia della pandemia. Al Senato l’emendamento è arrivato a un passo, ci riproviamo ministro?”. Il ministro della Salute si è difeso sottolineando che il governo “ha fatto la sua parte”, che considera il tema della salute mentale “cruciale in questo particolare momento storico” e annunciando lo stanziamento in manovra di “un inedito investimento di 38 milioni di euro”.
“Con questa nuova ondata sta crescendo il disagio nella fascia dei quarantenni”, ha avvertito Paolo Siani, pediatra e deputato del Pd in commissione Affari sociali alla Camera. Un malessere generalizzato che non ha precedenti: “Mai vista una cosa così”. Siani quindi avverte: “Il bonus è un intervento di emergenza”.