La pandemia di Covid-19 ha fatto registrare un boom di abilitazioni grazie agli esami di Stato a distanza, che a quanto pare avrebbero agevolato la promozione dei candidati.
Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Università, e riportati dal Sole 24 Ore, i candidati abilitati alle sessioni del 2020, le prime da remoto, sono stati oltre il 54% in più rispetto all’anno precedente. Unica eccezione i veterinari, che nel 2020 sono andati in controtendenza facendo registrare il segno meno.
In forte aumento anche il numero dei candidati, probabilmente attratti dalle presunte facilità delle prove d’esame e indulgenza delle commissioni. I dati, sottolinea il rapporto, sono il frutto di una componente psicologica più che reale, legata appunto alla convinzione generalizzata di prove più semplici.