Si dice “molto meno preoccupato dell’anno scorso” Sergio Abrignani, immunologo e membro del Comitato Tecnico Scientifico, “quando con anche 10 volte meno positivi avevamo fino a 4-5 volte più decessi e siamo arrivati a più di quattromila persone ricoverate in urgenza”.
“Con i vaccini”, aggiunge in un’intervista rilasciata a Libero, “le probabilità di morire sono in media una su mille, più o meno come con l’influenza. Poi ovviamente dipende dall’età e dalla situazione sanitaria generale”.
Apprensione che c’è, invece, per chi ancora rifiuta il vaccino, che “rappresenta più del 65% dei ricoverati gravi, su una popolazione a rischio – gli over 50 – non vaccinata che è solo il 7% del totale dei cittadini”, mentre “i vaccinati giovani e quelli anziani in buone condizioni non muoiono”.
L’immunologo invita a non farsi condizionare da inutili allarmismi: “C’è un’ansia che ci auto-generiamo. Fa bene chi prova a vivere normalmente, va al ristorante, al lavoro, in palestra”.