Per i prossimi tre mesi le bollette della luce costeranno il 55% in più mentre quelle del gas aumenteranno del 41,8%, come deciso dall’Arera.
Dati che non sembrano aver convinto gli “ambientalisti dei no”, come li chiama il Giornale, in prima linea quando si tratta di respingere qualsiasi soluzione e incapaci di avanzare proposte alternative.
La transizione ecologica è un modello che si sta tentando di raggiungere in tempi troppo stretti e che necessiterebbe al contrario di essere perseguita con una certa progressività. Associata all’impennata dei prezzi dell’energia in Europa, dovuta in parte anche alla decisione di chiudere numerosi impianti giudicati inquinanti, crea una situazione economicamente insostenibile per famiglie e imprese.
È in questo contesto che si sviluppa il dibattito sulla possibilità di inserire il nucleare di nuova generazione e il gas tra le fonti energetiche green. Immancabili con le loro consuete perplessità, non solo per la mera difesa dell’ambiente, così gli “ambientalisti del no” pongono un freno alla crescita.