Tornano le esecuzioni capitali in Giappone dopo due anni. Sono state tre le persone finite al patibolo: Yasutaka Fujishiro, di 65 anni, colpevole di aver ucciso sette familiari nel 2004, Tomoaki Takanezawa e Mitsunori Onogawa, rispettivamente di 54 e di 44 anni, giudicati gli esecutori di due omicidi in una sala di giochi d’azzardo nel 2003. Le esecuzioni nel Paese vengono condotte quasi unicamente per impiccagione e riguardano perlopiù pluriomicidi.
Una prassi criticata aspramente dalle ong: il Corriere spiega, infatti, che ai detenuti non viene dato alcun preavviso sulla data dell’impiccagione, i legali non possono presentare appello e i familiari sono avvisati solo dopo il decesso.
Il Giappone è rimasto l’unico paese del G7 insieme agli Stati Uniti dove la pena capitale è ancora in vigore.