In una lettera di Natale ai direttori di carcere il ministro della Giustizia Marta Cartabia si dice convinta “di poter percorrere al vostro fianco un percorso di rinnovamento che giovi all’intera comunità penitenziaria”.
Il progetto della Cartabia, spiega il Corriere, è stato studiato da una commissione ad hoc insediatasi tre mesi fa, quando esplose il caso delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Eliminare i bagni a vista e alla turca, introdurre la possibilità di parlare in carcere, creare un fascicolo sanitario telematico di ciascun detenuto, migliorare la sicurezza, dando più strumenti alla polizia penitenziaria sono alcuni dei 35 capitoli del dossier.
Così come un maggior uso delle comunicazioni a distanza per mantenere i rapporti affettivi con il mondo esterno e la didattica a distanza per i percorsi di studio universitario.
