La Germania è la grande favorita per uno dei più grandi investimenti americani degli ultimi decenni. Intel, multinazionale statunitense specializzata nella produzione di chip, ha promesso investimenti in Europa per oltre 80 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.
La decisione sulla mega fabbrica è slittata al 2022, ma la Berlino resta in pole position. I vertici dell’azienda hanno fatto intendere che il 40% del loro investimento sia coperto da finanziamenti pubblici e il governo tedesco, spiega Repubblica, si è già mosso in tal senso.
L’Italia resta tra le candidate con Torino, la Brianza e Catania, ma è penalizzata da alcune condizioni poste da Intel, quali l’assenza di rischio sismico. Resta in piedi l’opzione di ospitare uno degli impianti collaterali che la multinazionale costruirà per gestire le fasi di assemblaggio e imballaggio dei chip.