Lo studente italiano medio iscritto a una facoltà umanistica non scrive nel periodo di studio universitario. Nella quasi totalità dei casi il primo e unico saggio che viene scritto è addirittura la tesi di laurea.
Un fatto certamente non trascurabile, spiega il Corriere della Sera, soprattutto per chi ha a che fare con le materie umanistiche. Che porta lo studente medio italiano a trovarsi in una posizione di svantaggio nel momento in cui deve presentare domanda per seguire un master, ad esempio, in un’università straniera e scrivere un elaborato non avendone mai scritto uno in precedenza.
Senza dimenticare la componente creativa dello scrivere, che consiste nella capacità di produrre un’idea e di saperla comunicare. L’università è il luogo in cui questo processo dovrebbe avere luogo, anche per le nuove idee che verrebbero prodotte.