Si chiama shecession ed è il fenomeno che indica la recessione delle donne. Preoccupa, infatti, la situazione attuale di coloro che, in questi quasi due anni di pandemia, sono le principali vittime dello sconvolgimento sociale ed economico causato dagli effetti globali del virus.
Quello che è stato un cambiamento radicale a livello lavorativo, spiega Repubblica, ossia lo smart working, ha significato carichi di cura familiari maggiore per il genere femminile, che ha dovuto raddoppiare se non triplicare gli sforzi poiché, in aggiunta al lavoro, si è dovuto occupare della cura della casa, dei propri figli e della didattica a distanza.
Tutti fattori che impattano fortemente la vita delle donne e il loro ruolo nell’economia in un divario con il genere maschile che si riversa sull’occupazione: oggi il tasso degli occupati è per il 67,8% di uomini e per il 49,5% di donne.
