Economia

Il Pnrr non basterà a colmare il divario tra Nord e Sud

Le crisi non fanno altro che confermare o anche acuire le differenze e le disuguaglianze già esistenti precedentemente. L’Italia non fa eccezione e la storia dimostra il Centro-Nord ne è sempre uscito prima, mentre il Sud procedeva a stento, aumentando il divario con il resto del Paese. Ci si può disinteressare di un terzo se gli altri due terzi reggono? L’interrogativo attraversa il rapporto Svimez (sull’economia e la società del Mezzogiorno) presentato l’altro ieri a Roma. Ne parla Repubblica.

A differenza delle crisi precedenti, stavolta il Sud sembra aver reagito meglio: per il 2021 la previsione di crescita del Pil è del 5% rispetto al 6,8% del Centro-Nord. Un risultato che fa dire all’Ocse che l’Italia in questo momento è la locomotiva d’Europa. Se la previsione viene spostata al 2024 il margine diventa più ampio: 12,4 al Sud e 15,6 al Centro-Nord.

I dati sono indubbiamente il risultato dei ristori che lo Stato ha messo a disposizione e che non ha accentuato le differenze territoriali e sociali. Con le sue previsioni Svimez dimostra anche che il Pnrr, con il 40% delle risorse destinate al Sud, non basterà a ridurre le distanze.

Redazione

 

 

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