Da qui al 2030 l’Italia dovrà installare 900 megawatt di eolico offshore in mare, come prevede il Pniec, il Piano nazionale integrato energia e clima, strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.
Ad oggi però non c’è ancora nessun impianto in funzione, a fronte di circa 40 progetti per i quali sono state presentate altrettante richieste di connessione a Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. Ritardi dovuti in parte al complesso iter autorizzativo.
Come rivela Il Sole 24 Ore, gran parte dei progetti sono concentrati sul sud Italia, in particolare Puglia, Sicilia e Sardegna. In questo momento l’unico già in fase di realizzazione è quello del parco eolico di Taranto, che dovrebbe entrare in funzione nel 2022.
Lungo la costa adriatica pugliese si contano altri dodici progetti. Due fanno capo alla multinazionale Falck Renewables. Il primo, che interessa le acque al largo di Brindisi, si chiama Kailia Energia e sarà un parco eolico marino galleggiante che consentirebbe di abbattere 2 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera all’anno. Il secondo progetto si chiama Odra Energia, anche questo un parco galleggiante, che dovrebbe essere realizzato al largo della costa meridionale della provincia di Lecce.