Vengono liberati dalle forze militari curde in cambio di denaro e mazzette. È quanto succede in tre carceri del Rojava ai militanti di Isis, circa 10mila guerriglieri che combatterono agli ordini di Abu Bakr al Baghdadi e molti dei quali catturati nel marzo 2019 durante la battaglia finale di Baghouz.
I dettagli della faccenda sono stati rivelati dal Guardian, e riportati dal Corriere della Sera. Il quotidiano britannico ha parlato con due di loro: Abu Jafar dice di aver pagato in totale circa 30mila dollari gli ufficiali curdi per avviare la pratica ed essere ammesso a un programma che gli ha permesso di essere liberato. Abu Muhammad fa più o meno lo stesso racconto e parla anche di torture nella prigione di Hasakah.
Il portavoce delle forze curde, Farhad Shami, ha negato che vi siano programmi di liberazione dei militanti di Isis e tantomeno che ciò avvenga in cambio di denaro.