Dopo la Cop26, Roberto Cingolani tornerà venerdì a Glasgow per presentare il manifesto di Youth for Climate, evento che l’Italia renderà periodico con uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro, per aiutare “i ragazzi a passare dalla protesta alla proposta”.
In un’intervista a La Repubblica, il ministro della Transizione ecologica ha fatto un bilancio del G20, dove è stato ottenuto “un grande risultato: l’accordo sul tetto di 1,5 gradi. È normale che sul quando ci siano differenze tra economie diverse, ma è comunque un passo avanti”. Anche se non basta, dice Cingolani, perché “il bilancio tra quello che emettiamo e quello che intrappoliamo di C02 deve essere zero. Per farlo bisogna accelerare sul fronte delle tecnologie. Come per il Covid il senso di urgenza nato dalla pandemia ha portato a un vaccino in 18 mesi, sul clima deve accadere qualcosa di simile”.
A proposito del Pnrr, gli obiettivi restano ambiziosi nonostante le resistenze delle Regioni: “Stiamo creando un tavolo con le Regioni, ho parlato con Fedriga. Serve una riflessione per arrivare a un accordo che è interesse di tutti”.