Gruppo FS Italiane si trova ad affrontare un’imponente sfida: gestire 28 miliardi, degli oltre 31 previsti dalla missione 3 del Pnrr, per dare una sferzata di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità alle infrastrutture. Una grande opportunità di potenziarle, come scrive il Corriere della Sera, lungo tutta la Penisola, rafforzando, tra gli altri, le connessioni dall’Adriatico al Tirreno, i nodi ferroviari metropolitani e regionali, le connessioni con e tra porti e aeroporti.
Un’occasione anche per ridurre il divario tra Nord e Sud, mettendo in connessione il Mezzogiorno anche con l’Europa, trasformandolo in un grande corridoio per persone e merci. In questo modo il sistema dei trasporti sarà sempre più interconnesso alle reti trans-europee di trasporto, con importanti ricadute sui territori che attraversa.
La prima tappa a livello temporale sarà quella del 2026, limite del Recovery Fund, ma il governo ha stanziato risorse ulteriori per completare le opere che richiedono più tempo.