Si è concluso con un nulla di fatto il Consiglio dei ministri per l’energia, riunitosi a Lussemburgo. Manca, dunque, l’intesa sul caro-bollette, per una questione che sarà, a questo punto, da gestire a livello nazionale.
Il rincaro dei prezzi anche ieri ha continuato a galoppare, tanto che in Italia il gasolio ha superato 1,6 euro al litro, ai massimi dal 2014.
Praticamente bocciata dalla Commissione la proposta di disaccoppiare i prezzi dell’elettricità da quelli del gas, avanzata dalla Spagna: “Non è chiaro come potrebbe funzionare un sistema con due prezzi a seconda delle fonti, non sappiamo se è la soluzione”. Anche l’ipotesi di riformare il mercato energetico non convince.
Il ministro della Transizione ecologica italiano, Roberto Cingolani, ha rilanciato l’idea dello stoccaggio congiunto: “Accogliamo l’intenzione della Commissione di esplorare i possibili benefici di un possibile approvvigionamento volontario congiunto di scorte di gas. Questo meccanismo dovrà essere disegnato in modo da favorire la concorrenza fra produttori, riducendo al minimo le distorsioni del mercato. Potrebbe quindi riferirsi a quantitativi addizionali che potrebbero essere allocati secondo i criteri di concorrenza”.
Le speranze sono rivolte al prossimo summit di dicembre, durante il quale sarà presentato “un pacchetto completo per la decarbonizzazione del mercato del gas e dell’idrogeno”, come ha annunciato Jernej Vrtovec, presidente di turno dell’Ue.
