Le donne sono più indietro degli uomini nella corsa al potere e nel fare carriera. È la provocazione che lancia lo storico, nonché docente dell’Università del Piemonte Orientale Alessandro Barbero, a La Stampa.
«Di fronte all’enorme cambiamento di costume degli ultimi cinquant’anni, viene da chiedersi come mai non si sia più avanti in questa direzione. Ci sono donne chirurgo, altre ingegnere e via citando, ma a livello generale, siamo lontani da un’effettiva parità in campo professionale», ha osservato l’accademico.
«Vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi», ha detto. Consapevole di risultare impopolare, Barbero si è domandato se sia «possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi».
Barbero ha aggiunto che uscire da questo schema potrebbe essere «solo una questione di tempo. Basterà allevare ancora qualche generazione di giovani consapevoli e la situazione cambierà».