Quentin Tarantino si trova nella capitale per la Festa del Cinema di Roma 2021, che gli consegna il premio alla carriera.
Nell’incontro con pubblico e stampa, l’iconico regista statunitense ha detto la sua sul politically correct, il tentativo, talvolta esasperato, di rifuggire l’offesa verso determinate categorie di persone: «Credo che oggi sia più difficile fare film, ma non impossibile raccontare certe cose. Bisogna crederci e non preoccuparsi troppo. Anche Pulp Fiction ebbe l’attenzione negativa di molti critici per i temi e lo stile. Non bisogna essere troppo sensibili, e non vedere mai le cose come un attacco personale. Comunque, va detto, ai tempi di Pulp Fiction, era molto diverso. Se lo avessi fatto solo quattro anni dopo sarebbe stato più complicato».
Tarantino, le cui parole sono state riportate dall’ANSA, si è espresso anche momento delicato che sta attraversando il cinema, alla luce delle restrizioni causate dalla pandemia di Covid-19: «Il cinema è morto? Staremo a vedere, impossibile rispondere con certezza. Io ho una mia sala cinematografica e da quando l’abbiamo riaperta c’è stata un’affluenza incredibile tanto che ho appena acquistato un’altra sala. Forse il cinema nel futuro diventerà uno spazio un po’ di nicchia. È vero le cose stanno cambiando».