“Siamo al governo e ci vogliamo stare nell’interesse del Paese. Io non conosco le dinamiche romane. Penso che una forza responsabile sappia discutere e confrontarsi per trovare una soluzione e perché si vada avanti senza indugi”, commenta così il governatore della Regione Veneto Luca Zaia gli ultimi sviluppi all’interno della Lega a e del discusso “strappo” con Draghi.
“Una Lega senza lotta non sarebbe più la Lega, ma anche senza governo (penso ai nostri sindaci) non avrebbe senso. La vera abilità sta nel tenere vive le due anime evitando così che il treno deragli”, spiega in un’intervista al Corriere della Sera.
Sulle amministrative e sul mea culpa di Salvini di aver presentato tardi i nomi, Zaia dichiara: “Non possiamo presentare il candidato una settimana prima dell’inizio della campagna elettorale. Chi aspira a guidare una amministrazione deve avere il tempo di elaborare un progetto e presentare un programma. Se tu puoi contare su una star riesci ad affrontare la gara in tempi ristretti. Mi viene da pensare, per la mia passione per i cavalli, a Varenne. Gli bastava una sgambata ed era pronto a trionfare. Altrimenti, ci vuole tempo e pazienza per farsi conoscere. Cercando, se possibile, di non commettere passi falsi”.
Ma il voto alle amministrative non può essere paragonato a quello delle Europee o delle Regionali: “Il vero banco di prova è un altro. Le elezioni politiche. Per quella sfida ci dobbiamo irrobustire, facendo leva su due componenti: una forte identità e la cultura di governo”, conclude il presidente Zaia.