Sopra i turisti che scattano foto con gli scorci di Roma, sotto file di tende e gente che cucina all’aria aperta. È quello che avviene nella Capitale, nel mondo invisibile sotto i ponti.
“Si sta tranquilli qua, meglio che da altre parti. Se il Tevere sale, andiamo via. Per ora va tutto bene, vedi? Siamo noi e questi gatti che ci danno una mano con i topi”, dichiara uno degli abitanti di questa parte della città, interpellato da Repubblica.
La storia si ripete, sotto il Ponte della Musica dove c’è quello che chiamano il Tiber II, una nave incagliata dal 2008, o ancora, sotto Ponte Risorgimento o Ponte Garibaldi.
Tra le sterpaglie, c’è anche chi trova il modo di ricreare un “salotto” un po’ arrangiato o di fare pranzi in compagnia, è la vita parallela e invisibile sotto Roma.
