“Impressionanti”, così il virologo americano Anthony Fauci ha descritto i risultati dello studio clinico di fase tre della pillola anti-Covid. Il farmaco ha mostrato di essere in grado di ridurre del 50% il rischio di ospedalizzazione e morte nei pazienti adulti con Covid lieve o moderato, ma che sono a rischio di malattia grave, a causa di età avanzata, obesità, diabete, etc.
Come racconta il Corriere della Sera, i ricercatori appartengono alla Emory University di Atlanta, e stavano lavorando al molnupiravir dal 2013. Con la pandemia il principio attivo è stato considerato una potenziale terapia anti-influenzale ad ampio spettro. In fase pre clinica ha bloccato in 24 ore la trasmissione di Sars-Cov-2 nei furetti.
Inoltre, contrariamente ai vaccini somministrati al momento, non attacca la proteina spike, fortemente mutagena, e dovrebbe quindi resistere alle mutazioni del virus e alle nuove possibili varianti. Il molnupiravir agisce contro la polimerasi virale, un enzima che serve al coronavirus per replicarsi: introduce degli errori nel codice generico del virus, che non può più duplicarsi.
Il farmaco, prodotto da Msd, ovvero Merck & Co. e Ridgeback Biotherapeutics, va somministrato per via orale, due pillole al giorno per cinque giorni. L’efficacia è maggiore se somministrato all’inizio dell’infezione, entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi.
Il costo per ogni ciclo di terapie sarà di 700 dollari. Il governo statunitense si è già impegnato ad acquistare 1,7 milioni di trattamenti, e la casa farmaceutica sta finalizzando accordi con alcune aziende indiane per la distribuzione a basso costo del farmaco.
