“La minaccia è nell’aria, indistinta e indiscriminata, e il poliziotto è un target”, a parlare è il sottosegretario alla Presidenza, delegato ai Servizi segreti, Franco Gabrielli.
Lo aveva già anticipato il Capo della polizia, il prefetto Lamberto Giannini, che ha dichiarato: “Dopo quanto accaduto in Afghanistan, la minaccia terroristica di matrice radical-religiosa appare imminente, incombente, plastica”.
Come racconta La Stampa, il Sottosegretario ha parlato di un “jihadismo d’ambiente”: “Supera anche il concetto di lupo solitario. È un terrorismo che non ha bisogno di attivazione da parte di una centrale che manda l’input, ma è una minaccia che è nell’aria, indistinta e indiscriminata”.
È aumentata, infatti, sui social network la propaganda jihadista. Qualche giorno fa si è tenuta una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza con tutti i responsabili delle polizie e dei servizi segreti e il tema di discussione è stato esclusivamente l’Afghanistan.