La Cina ha avviato un’ulteriore stretta sui videogiochi, sospendendo temporaneamente l’approvazione di nuovi videogame.
Come racconta il Corriere della Sera, il South China Morning Post ha rivelato che la decisione è stata comunicata ai colossi del comparto mercoledì, in occasione della loro convocazione da parte dei funzionari del Dipartimento centrale della propaganda del partito comunista, dell’Amministrazione nazionale per la stampa e le pubblicazioni, della Cyberspace administration of China e del ministero della Cultura e del Turismo.
La priorità per il governo è quella di “ridurre il numero di nuovi videogiochi” nel Paese, il che ha portato ad un crollo in Borsa delle società.