A pochi giorni dall’entrata in vigore in Texas della legge sull’aborto, numerosi altri Stati sembrano ora voler muoversi verso un simile provvedimento.
In Texas, che si conferma essere lo Stato più conservatore del Paese, sarà vietato sottoporsi all’interruzione di gravidanza a partire dalla sesta settimana, contrariamente a quanto stabilito dalla sentenza Roe contro Wade della Corte Suprema del 1973, secondo cui le donne hanno il diritto di scegliere e di abortire fino alla 22esima-24esima settimana.
Come racconta il Corriere della Sera, tra i Paesi che intendono seguire il Texas vi sono Arkansas, Florida, South Carolina and South Dakota, e secondo il Washington Post, presto anche Kentucky, Louisiana, Oklahoma e Ohio.
Il divieto in Stati così estesi obbligherebbe le donne intenzionate ad abortire dopo la sesta settimana a spostarsi in altre zone del Paese, con un quantitativo ingente di spese, penalizzando così i ceti più poveri e le donne di colore.