Internazionale

Eydar: “In Occidente nuovo antisemitismo. Le decisioni dell’Onu contro Israele un teatro dell’assurdo”

“Italia e Israele collaborano in molti settori. Le aziende hanno interessi economici comuni, ma la componente fondamentale resta l’amicizia. La prima visita ufficiale del nostro ministro degli Esteri, Yair Lapid, è stata qui. Abbiamo tante cose in comune”, lo spiega l’ambasciatore d’Israele in Italia Dror Eydar.

“C’è una domanda che mi faccio. Perché noto una discrepanza tra questi rapporti così stretti e l’attitudine dell’Italia verso Israele nell’arena internazionale, a cominciare dall’Onu. Io non capisco, noi non capiamo. Ogni anno sono adottate oltre venti risoluzioni contro Israele, non c’è altra nazione che riceva un simile trattamento. Tutti sanno che le decisioni dell’Onu contro Israele sono un teatro dell’assurdo, eppure tutti, Italia inclusa, partecipano alla scena”, afferma il diplomatico in un’intervista a Libero.

Su Gaza, Eydar spiega: “È stata l’operazione di uno Stato democratico contro Hamas, organizzazione terroristica di stampo nazista. Eppure il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha varato una risoluzione per investigare su Israele, accusandolo di avere commesso “crimini di guerra”. Senza dedicare una parola ai quattromila razzi lanciati contro Israele. E l’Italia si è astenuta, mettendo così Israele e Hamas sullo stesso piano. Tutto il mondo occidentale vuole intervenire nel rapporto storico, religioso e sentimentale che lega gli ebrei a Gerusalemme. Ma Gerusalemme non è una capitale come le altre: è la ragion d’essere degli ebrei. Durante l’esilio la ricordavamo ogni volta che mangiavamo e ancora oggi, dopo aver ringraziato Dio per il cibo, aggiungiamo: “E non dimenticare di costruire Gerusalemme””.

Trump, durante il suo mandato, ha spostato la sede dell’ambasciata a Gerusalemme: “Trump ha fatto un grande gesto. È entrato nella Storia come il nuovo Assuero, il re persiano che dopo l’esilio babilonese permise agli ebrei di tornare a Gerusalemme. Riconoscerla come capitale politica eterna del popolo ebraico è la ricompensa per tutti i disastri che abbiamo sofferto”.

In Occidente si sta sviluppando una nuova forma di antisemitismo a detta di Eydar: “È il nuovo antisemitismo. Dicono di essere non contro gli ebrei, ma contro lo Stato ebraico, eppure lo scopo è sempre quello. Contestano il diritto di Israele a difendersi dai suoi nemici, quindi il diritto degli ebrei ad esistere e ad avere una nazione come gli altri popoli. E difendendoci non difendiamo solo noi stessi: Israele è l’avamposto contro il terrorismo e l’estremismo che minacciano il mondo libero. Basterebbe che leggessero lo statuto di Hamas, scritto nel 1988. In quella carta ci sono due principi. Il primo è un impegno totale per la completa distruzione dello Stato ebraico, il secondo la promessa di uccidere ogni ebreo, ovunque si trovi. Negli ultimi cento anni conosco un solo documento in cui appaiano simili idee”.

Redazione

 

 

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