A causa della variante Delta e delle voci su possibili nuove restrizioni, cambio di colore o quarantena, nell’ultima settimana c’è stato un calo del 50% sulle prenotazioni. “Queste voci arrecano sicuramente un danno, non soltanto invogliando a cancellare le prenotazioni ma rappresentano anche una battuta d’arresto per quello che ormai è il trend di quest’anno, il turismo di prossimità”, spiega a Il Messaggero il presidente di Assoturismo-Confesercenti Vittorio Messina.
Secondo le stime di Assoturismo, il calo delle prenotazioni, insieme alle disdette, provocheranno perdite fino a 2,5 miliardi tra la fine di luglio e il mese di agosto. Se il trend dovesse rimanere questo, a fine stagione ci sarà un calo del 20% del fatturato rispetto alle previsioni.
Al momento le località di mare sono frequentate e gli alberghi pieno fino all’80%, sebbene pesi la mancanza di turisti stranieri, americani in primis. Nelle città d’arte, invece, l’affluenza è minore e in media in un hotel è occupata una camera su quattro.