Il 65% degli italiani che andrà in vacanza ha scelto una località di mare, secondo i dati diffusi dal Sindacato italiano balneari (Sib) di Fipe-Confcommercio. “La nuova normalità delle vacanze al mare è fatta di spiaggia, ma anche di ciclovie, di percorsi tra i borghi marini, di escursioni notturne in barca, di eventi e spettacoli”, spiega al Sole 24 Ore Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc, società di consulenza turistica che proprio in questi giorni ha diffuso il suo Osservatorio delle destinazioni balneari 2021.
Mancano ancora i turisti stranieri, ma i numeri fanno ben sperare per la prossima stagione. Per il 2021 si attende un fatturato del settore balneare pari a 26,3 miliardi di euro, in calo del 17,3% rispetto al 2019 (31,8 miliardi), ma in aumento del 15,1% sullo scorso anno (22,8 miliardi).
Degli stranieri si contano 57,9 milioni di presenze nel trimestre (contro i 128 milioni del 2109), ma aumentano gli italiani: 296,5 milioni di persone, contro i 272,3 milioni del 2020 e i 283,4 milioni di due anni fa.
Il comparto balneare, tra i prediletti del turismo nel Belpaese, rappresentava prima del Covid il 25,2%, ed è salito al 38,7% lo scorso anno. “In molte località rinomate si registra già il tutto esaurito. Gli arrivi corrispondono a quelli pre-pandemia: un grande segnale di speranza per tornare alla normalità”, afferma il presidente di Sib, Antonio Capacchione.
