“Spinti anche dalla vittoria nel calcio, ritengo che potranno agganciarsi alla ripresa settori come il turismo, l’arte, la cultura che hanno sofferto più di tutti”, ad affermarlo è Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato e vicepresidente esecutivo di Pirelli. La vittoria degli Europei ha fatto tornare gli italiani ad abbracciarsi e li ha uniti ancora di più: è proprio lo spirito di squadra che serve per la ripartenza.
“La vittoria si innesta su un processo di recupero di fiducia in atto sia a livello europeo sia a livello nazionale. Al successo del calcio va aggiunta la credibilità internazionale che il nostro governo dimostra di avere, e, sempre nello sport, il traguardo raggiunto a Wimbledon da Matteo Berrettini mostra di nuovo una bella Italia. Ci stiamo presentando al mondo con le nostre qualità, mentre siamo sempre pronti ad esaltare i nostri limiti. E farlo anche in terra di Albione, che da sempre guarda ai nostri difetti con un occhio particolarmente severo, dà ancora più soddisfazione”, spiega l’ad in un’intervista a Repubblica.
“Dobbiamo abbandonare le tendenze distruttive, gli scontri interni. Questa volta l’imperativo è far prevalere le nostre qualità, come è avvenuto a Londra. Penso che tutta l’economia possa trarne vantaggio, augurandoci che la pandemia rimanga sotto controllo”, spiega Tronchetti Provera.
Il Recovery Fund è un’occasione imperdibile: “Se questa volta possiamo guardare con fiducia al futuro è grazie ai fondi europei. L’Italia, come maggiore beneficiario di quelle risorse, sarà alla fine la cartina al tornasole del successo o dell’insuccesso dell’Europa. I Campionati del mondo, come quelli europei, non sono la singola vittoria di un campionato o di una coppa. Sono la vittoria di una nazione che compete con le altre. E ogni vittoria a questo livello è un passaggio che entra nella storia dello sport. Dunque c’è una convergenza di responsabilità, di emozioni, di opportunità e di rischi”.