Contro la diffamazione a mezzo stampa le norme che obbligano il giudice a imporre una pena detentiva sono incostituzionali perché in contrato con la libertà di manifestazione del pensiero. È quanto deciso dalla Consulta nelle motivazioni rese note ieri.
La detenzione può essere decisa per i casi gravi. Secondo la Corte costituzionale non è di per sé incompatibile con la Costituzione la pena del carcere a chi, ad esempio, abbia fatto “campagne di disinformazione caratterizzate dalla diffusione di addebiti gravemente lesivi della reputazione della vittima”.