Secondo la bozza del Rapporto annuale della Commissione europea sulla Giustizia, l’Italia è in coda all’Europa. Da nove anni Bruxelles redige una pagella per ogni Stato membro per l’amministrazione dei processi civili, basandosi sui parametri di “efficienza, qualità e indipendenza”.
Come racconta Repubblica, la maggior parte delle statistiche fa riferimento al 2019: il numero di cause civili, commerciali e amministrative intentate negli ultimi otto anni è rimasto stabile, pari a circa quattro milioni l’anno, in media con gli altri Paesi. I tempi di evasione delle liti, però, sono molto più lunghi in Italia: il nostro Paese si classifica al quintultimo posto avendo 13 mesi di attesa per ottenere la sentenza di primo grado.
Se non si considera il contenzioso amministrativo, ci posizioniamo penultimi con 500 giorni di attesa.
Per ottenere la sentenza definitiva, di terzo grado, l’Italia è l’ultimo paese nella classifica. Il sistema italiano impiega oltre 1300 giorni per emettere la sentenza, quasi quattro anni. Prima di noi si posiziona Malta che, però, impiega la metà del tempo.