Non c’è pace per il Prosecco italiano che deve ora fronteggiare la richiesta della Croazia del riconoscimento del marchio “Prosek”.
“Ogni tanto ci riprovano, come un vecchio tormentone. Ma il Prosecco ha una sua identità che non può essere assolutamente confusa. È scandaloso che l’Europa consenta di dare corso a simili procedure”, afferma Luca Zaia, fervido sostenitore del No alla richiesta Croata. Il governatore veneto è riuscito a fare ottenere alle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene il riconoscimento Unesco di patrimonio mondiale dell’umanità, come racconta La Stampa.
Ora sarà la Commissione Europea a doversi esprimere, dopo che nel 2013 rifiutò la richiesta di Zagabria, a causa della forte assonanza tra i nomi.