In occasione del centenario del Partito comunista cinese, Xi Jinping ha tenuto un discorso di un’ora, indossando giacca con il colletto abbottonato, grigio chiaro, identica a quella indossata perennemente da Mao.
Nel suo discorso, Xi non ha fatto altro che ribadire quanto la Cina sia ad oggi una potenza prospera e determinata, “una grande muraglia d’acciaio”. “Il popolo cinese non ha mai oppresso nessuno e ora non permetterà ad alcuna forza straniera di intimidirlo, prevaricarlo, soggiogarlo, renderlo schiavo. Chiunque volesse cercare di farlo si schiaccerebbe la testa e verserebbe il suo sangue contro una muraglia d’acciaio forgiata da un miliardo e quattrocento milioni di cinesi”, ha detto Xi.
Davanti a lui in piazza 70mila persone, rigorosamente selezionate in questi mesi. Xi ha dichiarato raggiunto l’obiettivo del primo centenario del Pcc, ovvero quello di fare della Cina una nazione prospera: “Dichiaro a nome del Partito e del popolo che è stato raggiunto l’obiettivo del primo centenario: abbiamo costruito una società moderatamente prospera, abbiamo risolto il problema della povertà in Cina e ora non accetteremo prediche ipocrite da chi pensa di avere il diritto di darci lezioni”.
Non è mancato il riferimento ad Hong Kong, dove, a detta di Xi, regna ora la stabilità grazie all’azione del Partito comunista.